Venne settembre e con lui i caduci capelli bianchi, di un prematuro babbo, che di rosso portava solo le venuzze negl'occhi.
Del babbo atroce fu la sorte in quanto settembre, che con altri mesi condivide il numero di ore in un giorno, è il mese caduco, esso è come cuspide nella vita che volge al lontano allontanarsi dell'inizio ed al prominente rapido avvicinarsi della fine.
Il babbo fu detto anche di michiazza, ello por omo, fatto non fu per essere retto, da altri omini. Esso dai Colli lontani veniva, Esso buzzurro e rozzo, Esso con capelli color cenere veniva, Esso pur brutto fastidioso, tedioso che fosse da tutti era mal visto, e per ALLONTANATO.
Il suo verbo in breve era riassumibile..
-hai un minuto...
-cazzo ragazzi...
-ma perchè non va...
Dei suoi lamenti tutti furono stufi e di sentire e di odiarne ancora i pensieri prim'anzi ch'essi furno detti , tutti furono stufi di ascoltare, i latrati perfidi e insistenti ..
Ma Nudru apparve, si fratelli Nudru mi apparve ancora, e ancora lui mi disse.
Accogli il fratello canuto...
Egli ha lacune,
Egli è intollerato,
Egli è solo,
Egli è sventurato...
ed io a Nudru
Ma perchè tutte a me, perchè a me che di tutti sono il prediletto, sono lo scelto, sono il giusto nei giusti, sono il gota nei goti, sono per somme tratte il tuo primo discepolo ed ora sacerdote.
E lui a me...
Perchè con tutte ste fortune qualche sfiga ogni tanto ti tocca...
E quindi compresi, apresi con gioa che questa era una prova che il grande nudru mi mise a superare.
Il tempo passò, il tempo fu lieto, e il canuto divenne gioco, ello apprezzo' e Nudru fu felice, di me, ed io fui felice di lui, e il canuto fu canuto e basta.
Ma io FUI e LUI FU.. e noi come sempre fummo con lui !
Nessun commento:
Posta un commento