venerdì, marzo 03, 2006

c'e' Stino?

Ed ecco quando nel mentre di un mese dall'area forma che cessa la neve, e con essa cessa la voglia di essa.

Il ritorno è quindi alla vita di sempre, con amici e parenti, buoi e serpenti, pronti essi a non viver come bruti, ma ad usar il sapone per coinvolger se stessi o se sterzi nella vecchia Roma.

Il tempo passava, esprimendo così la voglia di sole, la voglia di mare, che fa rima con staccare, cosa e come scegliete voi. E venne così la scelta delle ferie. Ma esse furono ciò che non furono.

Mesti eventi di stupidi esseri che voglion prevaler su alrti, ci costrinsero a cambiar meta.

E nudrubufu fu con noi sulle ali bianche, e noi fummo con lui fra cieli pii.
La Grecia ci colse, senza sapere che sarebbe stata chiamata a testimoniare ancora una nuova pagina di storia, certo meno antica, ma essa non meno di rilievo, come dicon i monti alle caprette,
e volendo anche ad Heidi.

Il giorno primo dell'oziosa vacanza mi venne già data riconoscenza per l'essere diverso ed in un certo senso l'eccelso vate della lieta novella.
Essi mi chiamaron Havana.
Essi compresero e attesero il mio verbo.
Grande fu la gioa della mia consorte nel vedere il gaudio e nel sentire il verbo.

Fu la sera degli addii che nuovi adepti presero il verbo con se, ed io molto più di chi prima di me
EBBI E CREBBI.

Lieto fu il rientro, nella mia amata terra.


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