giovedì, febbraio 09, 2006

I poveri Servitori

Venne il quindi il momento di menare il can per l'aia, esso scorrazza, ed esso fa cio che per egli era concesso. Abbaiare dormire scondinzolare e fare i bisogni.

Ma questo non c'entra affatto con Nudru, che ci apparve un giorno a pranzo a volle a tutti i costi,
infierire su gli inservienti dell'osteria che cibo profendeva a somma volontà. E quindi colui, cibo per la nostra mente decise di manifestarsi per insegnarci una nuova via.

"Cibo, vuol dire gaudio, gaudio implica gioa, e gioa e meditare su come essere superiori a chi è triste. "

Un nuovo adepto, apparve nella storia di Nudru, esso reca il nome di Salvo, esso è oste, esso ha servi, che devono essere esaminati prima di passare all'assuzione.

Ed io, Peppe e Botolo iniziammo la campagna, e quando Peppe più non fu non fummo tristi e Nudru fu triuste con noi ma quando Botolo non fu, fu Papus, e Nudru si rallegrò.

Ma venne per i discepoli il nuovo verbo ed esso prese a diffondersi in lungo et in largo per le osterie presenti vicine e lontane.
Ed ancor' oggi Nudrubufu insegna il sorriso a chi a voglia di essere stolto almeno per un ora.

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