Vennero giorni più miti di quelli meno miti, e il mito prese a diventar leggenda. Esso cresceva, anzi nudrava com'ad egli si conviene e di quando in quando noi, giovani adepti a lui progevamo domande vane a cui si riceveva risposte più vane ancora delle domande.
Quand'ecco che anch'io sommo fra i sommi, colmo fra i colmi, mi dovetti allontanare perchè la fede un giorno bigio, VACILLO'.
Si volli allontanarmi, per seguire la magia ed il suo lato obliquo, volli vedere cio che tali altri non poterno, convinto che solo avrei raggiunto l'Argano supremo.
Apice e Fiordo di suprema conoscenza.
Fulcro e leva allo stesso modo di ogni sapere.
Ma si disse che tanto più sali, tanto più l'ossigeno è rarefatto, e più lui è fatto, più tu ti fai, e quando cadi non solo non senti il botto, ma per due giorni non sentii nulla.
Riaprii gl'occhi, e davanti un'apparizione...
l'argangelo Amplifone mi apparse e mi disse
- TU SENTIRAI PAROLE DA OGGI IN POI USANDO QUESTO....
Ed egli mi porse, l'auricolare.
Sentii di aver raggiunto un nuovo potere, compresi di essere colui che sa compresi e compresi.
Ma volgendo a me nel mio dentro nascosto sentii un qualcosa. Una percezione esile.
-Torna-
Gettai l'auricolare... e corsi corsi inditetro colmo di una nuova consapevolezza.
Gli adepti al mio ridorno mi lordarno di giuoia... e nudru mi ri.accolse.con.se.
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